Il chiosco della piadina
Non appena metterete piede in Romagna non potrete fare altro che notare lungo le strade dei caratteristici chioschi della piadina. Delle casette molto simili per forma e colori -strisce alternate dal bianco e da un colore a scelta del proprietario- alle cabine che si trovano nei bagni al mare: sono diventate oramai un simbolo di riconoscimento della nostra Riviera.
Già dagli anni sessanta la piadina veniva consumata nelle trattorie e nelle case dove veniva preparata secondo la tradizione dalle donne di casa, le cosiddette azdore. Solitamente farcita con formaggi, preferibilmente tipici come lo squaquerone, e/o con affettati ma anche in versione dolce con Nutella o marmellate: la piadina è la regina indiscussa sulle tavole romagnole, dal sapore unico ed inconfondibile.
La sua particolarità sta in base al luogo di produzione: nel territorio ravennate troverete una piadina più spessa rispetto a quella che ritroviamo nel cesenate mentre a Rimini la troveremo più sottile tanto da non riuscire a tagliarla a metà.
Luogo che vai piadina che trovi ma una cosa che accomuna c’è: è IRRESISTIBILMENTE BUONA.
Farina, acqua, strutto e olio pochi semplici ingredienti per creare qualcosa di unico. Anche il poeta Marino Moretti ne diede una sua versione poetica: “La piada era la piada: era pane. / Stacciava ella ritmicamente sul tagliere candido” all’interno di una delle sue numerose poesie dedicate alla Romagna.
Chi viene in Romagna non può far altro che fermarsi in questi chioschi per gustarsi uno dei nostri piatti tipici, che sia dolce o salata non potrete fare altro che innamorarvene.